Riuscirà Eros Martinelli a reggere il confronto con gli storici maestri del ferro battuto soncinese? Si tratta di gente del calibro di Torriani, Gasparini e Patronaggio, grandissimi artisti del secolo scorso, ma anche dello stesso Valerio Martinelli che ci ha lasciati solo qualche anno fa, padre di Eros e di Demis,…
Gli Amici della Rocca, che stanno ultimando il laborioso restauro del portone, hanno forse trovato il sistema per far ricostruire il secondo battaglio, che un tempo pendeva a fianco del gemello, ad ornamento dello storico ingresso: hanno lanciato al giovane mastro ferraio soncinese una sfida molto più insidiosa di quel che sembra; infatti a prima vista sembra un lavoro sì difficile, ma non impossibile… in realtà non è proprio così!
Si tratta di partire da 3 tondini di lunghezza incognita, portarli a incandescenza per poi batterli e appuntirli progressivamente fino a raggiungere una certa lunghezza, pure incognita; poi si devono battere assieme le estremità incandescenti fino a fonderle in un unico pezzo; quindi bisogna torcerli tutti e tre, uno sull’altro, con passo d’elica variabile, ma nello stesso tempo devono anche piegarsi fino a formare una sorta di circonferenza un po’ schiacciata, cioè di diametro variabile, e anche lo spessore della treccia varierà lungo lo sviluppo; e qui sorge il problema più difficile: mentre gli antichi artigiani potevano preparare prima tutti e sei i tondini uguali, e quindi non erano vincolati a una forma e a una dimensione prestabilita, quel che veniva veniva, per Eros è assai più difficile perchè deve anche studiare il modo per cui, alla fine di tutte quelle complesse operazioni, l’anello, ripiegato e unito agli estremi, risulti molto simile a quello esistente… LA SFIDA E’ APERTA E A LUGLIO VEDREMO!
…e se Eros vincerà la sfida vorrà dire che quell’anello mancante sarà metafora di una catena che unisce una gloriosa tradizione a un rassicurante futuro.
Intanto il lavoro degli Amici della Rocca prosegue alla grande; sotto la guida di Clotilde Grazioli per le parti lignee, e di Giuseppe Brescianini per connessioni, chiodature, catenacci in ferro, ecc…, i lavori proseguono con buon ritmo grazie anche a Franco Maina, Serena Soldo, Giuliana Bertani e Anna Commendulli. Collaborano col gruppo anche artigiani locali, oltre a Eros anche Graziano Fanelli e Gabriele Alchieri, a riprova che quando si mettono in moto energie positive la parola contaminazione sa assumere il suo significato migliore.
Alla prossima,
Mauro Belviolandi