Al piano degli spalti, nella torre di sud-est della rocca sforzesca di Soncino, si trovano importanti affreschi del ‘400 e del ‘500 che versano in uno stato di forte degrado.

Il carattere prettamente militare della imponente rocca rende ancor più preziosa questa presenza, trattandosi di un plus artistico calato nel marziale rigore delle alte torri, pensate in funzione dei cruenti scenari bellici di epoca medievale.

I dipinti parietali della torre sud-est  costituiscono infatti un palinsesto decorativo articolato, stratificato cronologicamente, differenziato  iconograficamente e sono stati eseguiti con tecniche e materiali differenti.

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Essi costituiscono un importante documento storico del luogo deputato ad essere la Cappella privata della famiglia Stampa.

La Madonna con Bambino, è probabilmente l’affresco più antico, della stessa epoca della costruzione della rocca, e cioè databile attorno agli anni settanta del 1400, probabilmente un ex-voto degli stessi militari.

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Non manca un Leone di San Marco, memoria della seconda dominazione veneziana (1499-1509)

LeoneDiSanMarco

e , sul terzo strato, appare un grande stemma degli Sforza…

StemmaStampa

Poi un altro leone… che definirei “il leone del mistero” visto che la sua collocazione nettamente sporgente dal perimetro visibilmente affrescato ha suscitato non pochi dubbi e versioni contrastanti circa la sua attribuzione; di sicuro richiama lo stemma degli Attendolo, famiglia di Cotignola (Ravenna) che diede i natali a Giacomo o Jacopo Attendolo, più noto come Muzzo o Muzio (forse da Giacomuzzo), uno dei più grandi condottieri del XV secolo, che venne chiamato Sforza, probabilmente per la sua prestanza fisica eccezionale; ammontano a 16 i suoi figli, almeno quelli noti, che Muzio, “cavaliere assai valente” non solo sui campi di battaglia, ebbe da varie mogli e amanti; tra questi, il più noto fu senz’altro Francesco I Sforza, che succedette ai Visconti nel dominio di Milano, e diede origine alla dinastia degli Sforza che ressero il ducato di Milano per circa un secolo; la storia degli Sforza si incrocia con imperatori e papi e, udite… udite, con Soncino, che si trovò almeno in una occasione in prima fila nelle più decisive vicende diplomatiche tra papato e impero… ma ne riparleremo un’altra volta, a proposito di un altro superbo monumento soncinese, la chiesa di Santa Maria della Grazie…
Ora facciamola breve; Galeazzo Maria Sforza, diretto discendente di Muzio, fa costruire in meno di due anni la rocca di Soncino; tra gli affreschi noi ammiriamo uno stemma che raffigura un leone rampante; qui di seguito riportiamo a fianco uno stemma araldico degli Attendolo e chiediamo a chi ci legge: vi pare decisiva, nel merito, la relazione fra le due figure? Noi renderemo pubblici i rigorosi esami ed analisi che promuoveremo in sede di restauro, sperando di dar modo agli studiosi e agli storici di risolvere positivamente la vexata quaestio.

Segnaliamo infine, tra l’altro, la raffigurazione di una mano che scioglie un levriero dalla catena, simbolo della libertà portata dai duchi di Milano.

ManoLevriero

Lo stato di conservazione è complessivamente precario a causa di fattori di degrado di varia natura.
I colori sono così attenuati che spesso il visitatore neppure si rende conto della loro presenza; un attento restauro renderà giustizia alla loro importanza ed aumenterà significativamente l’attrattività del massimo monumento soncinese.
L’impegno del recupero non è da poco, ma faremo il possibile per progettare un intervento ineccepibile, meritevole dell’appoggio finanziario che enti e privati vorranno riconoscere alla nostra nuova iniziativa.
La spinta, anche economica, messa in campo dalla nostra associazione non è però sufficiente a far fronte alle operazioni di restauro che sono state valutate in circa 15.000€ (restauro totale di pareti, archi, soffitto, descialbatura dei sott’archi e ricerca/restauro degli affreschi sottostanti); l’auspicio è che questi nostri modesti report riescano a esprimere la magnificenza dei luoghi e perciò inducano enti ed operatori a sentirsi ancor più motivati nel legare la loro immagine ad una così meritevole operazione di recupero in un contesto ragguardevole e prestigioso.
Soncino, marzo 2016

per gli Amici della Rocca
il presidente
ing. Mauro Belviolandi

NON MANCATE IN FILANDA!

VENERDI’ PRIMO DI APRILE ALLA ORE 21

VEDRETE:

UN BEL FILMATO MULTIMEDIALE SUI LAVORI FATTI  

L’INTERESSANTE ILLUSTRAZIONE DI COME VERRANNO RESTAURATI GLI AFFRESCHI DA PARTE DEL PROF.PAOLO MARIANI, RESTAURATORE

MA SOPRATTUTTO RINNOVATE LA TESSERA PER IL 2016… AVRETE IN OMAGGIO LA NUOVA FORMELLA IN COTTO DEL MAESTRO OCCHIO

Tessere2

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