Sì, indubbiamente il paragone non è sostenibile, e qualcuno potrebbe sorridere alla vista dell’umile alberello che proprio oggi abbiamo piantumato a pochi centimetri dai resti del ceppo semifrantumato della vecchia grande quercia secolare, malata e ormai recisa da qualche anno.

Sì è vero, il paragone non è sostenibile, sorridiamo pure, ma in natura non esiste il “subito”, a cui ci stiamo sempre più piegando, connessi e impazienti, cellulari alla mano e sempre più incapaci di attendere i tempi lunghi dei cicli naturali.

La natura ci insegna che dobbiamo stare ai suoi tempi, ci ricorda che per raccogliere occorre seminare e attendere, e come Amici della Rocca facciamo nostro questo insegnamento e ce la metteremo tutta per garantire l’attecchimento; l’alberello è piccolo, poco più di 4 m d’altezza, ma presto incrocerà le sue radici con quelle del suo maestoso predecessore; sono della stessa specie, Quercia Robur, e fra cent’anni, se vorrà, parlerà di noi.

Ringraziamo l’ing.Luca Milanesi, direttore del Consorzio Irrigazioni Cremonesi, che ha disposto a suo carico la frantumazione del ceppo, consentendoci di trovare un minimo di spazio per non interrompere quel filo verde che promette un lungo futuro.

Non ci è stata giustamente consentita una piantumazione di maggiori dimensioni: l’albero è addossato alla riva del naviglio e, se troppo alto, avrebbe potuto creare cedimenti; in questo modo potrà crescere in sincronia con lo sviluppo dell’apparato radicale, trasformandosi progressivamente in un naturale rafforzamento dello stesso argine.

Naturalmente ci accolleremo anche l’onere dell’irrigazione, indispensabile nei primi anni; si sa, non basta fare, ma occorre anche manutenere. Gli Amici della Rocca, per quanto possono, cercano di farlo al meglio e il roseto di piazza Manzoni è un altro esempio: l’anno scorso è stato felicemente impiantato, ha goduto delle cure del nostro gruppo (controllo dell’impianto di irrigazione, concimazione e pulizia) e i risultati non sono mancati.

Quest’anno si rendeva necessario un radicale intervento di potatura, per garantire la prossima sgargiante fioritura delle 300 piantine di rose Sevilliane.

…detto e fatto, e in un pomeriggio della scorsa settimana il gruppo di Serena Soldo, Franco Maina, Anna Comendulli, Clotilde Grazioli, Marisa Marchesi, Beppe Brescianini, Santina Ferrari e Rosaria Secchi ha predisposto il tutto; ora non resta che aspettare con fiducia l’incipiente primavera!

Alla prossima,

Mauro Belviolandi

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