E’ stata una bella soddisfazione vedere la sala conferenze completamente gremita, venerdì sera, in occasione dell’illustrazione del progetto di restauro dei Matèi… il che la dice lunga sul grande interesse che l’iniziativa ha suscitato tra i soncinesi.

La prima parte della serata è toccata a noi; prima sono stati citati per i doverosi ringraziamenti, oltre al Comune nella persona del vice sindaco Fabio Fabemoli, i tre sponsor principali: Aldo Vanoli per Ferramenta Vanoli, la Fondazione Popolare Crema per il Territorio e il gruppo AVIS Soncino: senza di loro l’iniziativa sarebbe ancora un sogno.

Poi una breve premiazione con consegna della relativa targa per ringraziare il socio fondatore maestro Franco Occhio: dopo 9 anni di fattiva e preziosa permanenza nel consiglio direttivo, ha ritenuto, data la non giovanissima età, di passare il testimone a persone che possano raccogliere il suo encomiabile esempio; la targa e la tessera “SEMPER AdR” sono state ritirate dal nipote Pietro Occhio, a sua volta socio fondatore della meritoria associazione archeologica AQUARIA

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Successivamente, è stato messo in luce il progetto di riattivazione dell’orologio e della movimentazione dei Matèi: presto, come da secolare tradizione, torneranno a battere le ore e i quarti d’ora, mentre un’apposita lancetta indicherà anche i mesi dell’anno sulla corona in cotto dei segni zodiacali

Si è anche annunciato che sono in corso ricerche archivistiche e storiche sulla storia dei Matèi, soprattutto nei secoli più remoti, di cui non si dispone ancora di specifica documentazione. Si è auspicato inoltre, grazie anche alla collaborazione dell’archivista dott.ssa Ilaria Fiori e dello storico soncinese prof. Secondo Bertolazzi, che le ricerche possano confluire in una adeguata pubblicazione cartacea.

Curiosa e significativa la copia di un documento relativamente recente dell’archivio di Bertolazzi: si tratta di una petizione del 1996, corredata da centinaia di firme, in cui i soncinesi richiedono che i Matèi vengano sistemati e addirittura si invoca che il caratteristico scampanio venga riattivato sia di giorno che di notte!

Tra i documenti della medesima provenienza, spicca anche una foto dei Matèi del 1977, in uno stato di grande degrado, prima di essere sottoposti a un sostanzioso restauro da parte del grande e indimenticato fabbro/artista Calogero Patronaggio

La seconda parte della serata ha visto l’apprezzata esibizione della Corale San Bernardino, diretta dal maestro Giorgio Scolari, e sostenuta musicalmente dello stesso maestro, alla tastiera, da Sergio Spelta alla fisarmonica e da Jak Masseroli al contrabbasso.

Il dott. Angelo Losi, storico componente ed animatore del gruppo, ha presentato lo speciale e inedito repertorio canoro della serata, evidenziando come la scelta dei brani di musica popolare è stata pensata come naturale compendio e sostegno alle iniziative AdR, volte alla valorizzazione delle tradizioni storiche e dilettali.

Tra i brani proposti spicca senza dubbio Malìa, una famosa, ed è il caso di dire, ammaliante melodia composta da Francesco Paolo Tosti, un grande cantante e compositore vissuto a cavallo fra l’800 e il ‘900; il brano è stato interpretato in modo impeccabile e applauditissimo dal baritono Giuseppe Tomasoni, e credo di fare cosa graditissima nel riprodurne la strofa finale

La serata è finita tra gli applausi e qualche foto di rito.

Alla prossima, Mauro Belviolandi

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