Venerdì sera in filanda il Comitato Ambientale Soncino ha illustrato i motivi per opporsi alla prossima trivellazione poco più a nord ovest dei laghetti Danesi, all’estremo sud-est del comune di Fontanella (vedere la mappa sotto riportata); erano presenti e interessati in sala, sia esponenti della maggioranza comunale (il vicesindaco Fabio Fabemoli e l’arch.Elvira Ambrogi) sia esponenti dell’opposizione (Gabriele Moro, Valentina Lombardi, Riccardo Ulivi e Carla Urgesi); questo lo dico per sottolineare che non c’è alcuna motivazione di tipo partitico in questa meritoria iniziativa, ma solo l’interesse per la salute pubblica e per l’integrità del territorio; questo è il motivo per cui ci sentiamo coinvolti anche come Amici della Rocca.
La nostra pianura padana, oltre ad essere una delle zone più ricche e più fertili d’Europa, detiene altri meno invidiabili primati: è una delle più inquinate (aria, suolo e sottosuolo) e delle più deturpate.
Da qualche tempo è anche oggetto d’attenzione da parte di società di vario genere, che spesso fanno capo a società estere, che hanno messo gli occhi sul grosso business dell’estrazione di petrolio e gas metano, ma anche sulle enormi capacità di stoccaggio di gas metano, e ultimamente anche di anidride carbonica CO2, che la natura geologica del nostro sottosuolo consente come pochi altri siti al mondo.
Tutte queste operazioni sono già in atto qua e là, ma il grosso delle operazioni, che investono grandissime zone del Piemonte, della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia Romagna, non è ancora stato attivato, per nostra fortuna.
Se qualcuno pensa ad innocui stoccaggi di idrocarburi in cavità profondissime e isolate, dico subito che è fuori strada.
Si tratta invece di pompaggi ad altissima pressione, con una serie di altre sostanze per favorire l’operazione, che possono causare forti rischi per la stabilità del sottosuolo e per l’inquinamento degli acquiferi e dell’aria; pensate ad immense rocce spugnose, che hanno assorbito metano ma con tempistiche da ere geologiche, e che vedono sconvolti quegli equilibri in tempi che sono meno di attimi nella scala temporale geologica che è loro propria.
Potete contattare i componenti del Comitato Ambientale per approfondire la complessa e gravissima questione.
COSA VI CHIEDO?
Vi invito a sottoscrivere il MODULO DI ADESIONE ALLE OSSERVAZIONI.
Osservazioni e modulo che ho allegato alla mail, ma che potete chiedere al comitato ambiente.soncino@gmail.com oppure scaricare qui:
Scarica il modulo di adesione Scarica il testo delle osservazioni
Sono state redatte dal comitato e verranno inviate al Ministero dell’Ambiente, in opposizione alla richiesta di perforazione. I tempi sono ristrettissimi; il modulo va compilato e firmato (non mettete la data: verrà aggiunta quella del momento dell’invio, a cura dello stesso comitato) e inviato al comitato (oppure consegnato a mano).
CHE RISCHIO SI CORRE?
Non mi dilungo e vi rimando al comitato per ogni approfondimento.
Mi limito a citare i rischi fondamentali:
- Rischio Archeologico
- Rischio naturalistico (SIC – Sito di Interesse Comunitario)
- Rischio idrogeologico (possibilità di inquinamento e/o di alterazione del sistema dei Fontanili)
- Rischio sismico (Criticità sismica della zona, trivellazioni e stoccaggi ad alta pressione potrebbero indurre effetti sismogenici)
Aggiungerò soltanto che sarebbe difficilissimo trovare un posto più infelice per la perforazione (che è un’operazione che durerà parecchio tempo con grande impegno di mezzi e di lavorazioni).
Date un’occhiata a questa cartina:
i rischi sarebbero gravi comunque….
pensate che solo il permesso Calcio riguarda una superficie di 539 Km quadrati!
ma scegliere un luogo come i laghetti Danesi, con la vegetazione lussureggiante, sito naturalistico di interesse comunitario – SIC – in piena zona archeologica… denota proprio un totale disinteresse per il rispetto del territorio, della sua natura e della sua storia.
Ok, loro sono fuori per pochi metri dalla linea di confine comunale e provinciale, ma i fumi, gli inquinanti, le perforazioni a più di 2000 m di profondità, i possenti motori diesel in funzione giorno e notte, ecc… non penso proprio che si bloccheranno sulla linea di confine!
Sottoscrivere il modulo di adesione alle osservazioni credo che sia doveroso per ogni persona che ha a cuore il proprio territorio e spero che venga recepito da tutti gli Amici della Rocca; lo dobbiamo per coerenza con le nostre convinzioni, ma anche per responsabilità verso le generazioni future cui dovremmo consegnare intatto ciò che noi abbiamo ricevuto.
Mauro Belviolandi
Come se già non bastassero i terremoti naturali, far creare dall’uomo certe atrocità dovrebbe far riflettere: perchè anche queste sistemazioni causano irregolarità nel terreno e di conseguenza la sismicità potrebbe aumentare.
in zone con presenza di faglie attive, come è il caso del nostro territorio, vi sono stratificazioni profonde che già sono soggette a stress dovuti appunto ai movimenti lentissimi delle faglie stesse; autorevoli studi affermano che operazioni di stoccaggio ad alta pressione possono fare da innesco a fenomeni sismici locali ; la questione è molto dibattuta e controversa, ma a noi pare ovvio che la gravità del rischio imponga la massima prudenza e l’obbligo di stare dalla parte della sicurezza e della tutela.