Qual è stata la reazione dei soncinesi all’idea di rendere accessibile il lumachino?
Il risultato si è manifestato con un consenso travolgente: era scontato che riproporre quella emozionante salita sul lumachino, col successivo aprirsi di una vista, tanto spettacolare quanto unica, sul borgo e sulla campagna, fosse accolto positivamente dai più, ma non immaginavamo un consenso tanto marcato.
Si sono manifestate moltissime condivisioni, sia sui social che attraverso incoraggiamenti diretti, addirittura solleciti ad intervenire il prima possibile; in sintesi potremmo dire che l’OK incondizionato ha raggiunto circa il 90%, il restante 9% circa è su posizioni positive del tipo: “Sì, ma devo farci l’occhio” ; è giusto segnalare anche i rarissimi “no”, non più di 2 o 3, con motivazioni come questa: “no, l’ho sempre visto senza copertura, preferisco che rimanga com’è”.
Questa posizione, per quanto di nessun peso numerico, merita tutto il nostro rispetto, ma non possiamo pensare di lasciare scoperto il lumachino perché, quando una quindicina di anni fa fu chiuso superiormente, si stavano manifestando danni alla volta in laterizio su cui tutto appoggia, perché acqua, neve e gelo avrebbero compromesso la stabilità della volta (come abbiamo evidenziato, partendo da una bella sezione di Fabio Maestri, segnando in rosso le infiltrazioni che si manifesterebbero)
D’altra parte, lasciando stare la botola di chiusura attuale, impediremmo l’accesso e inibiremmo la diretta percezione di una delle sue essenziali funzioni difensive oltre a privarci di quella spettacolare vista panoramica.
Intanto il Comune, che come al solito ci ha assicurato appoggio e collaborazione, ha dato l’ok a questa iniziativa e presto saremo in Soprintendenza per presentare l’idea, e capire se possiamo procedere alla definitiva progettazione.
In genere un intervento come questo viene visto come il fumo negli occhi dalla Soprintendenza, perché viene interpretato come un’aggiunta e non come un restauro; ma noi abbiamo seri motivi, storici, architettonici e normativi che ci inducono a ritenere che la nostra iniziativa non sia da scartare, ma anzi sia perfettamente coerente con le più corrette linee guida del restauro.
Rimandiamo a un prossimo post l’illustrazione delle interessanti motivazioni storiche per cui riteniamo di tentare l’impresa, ma già anticipiamo alcune immagini che fanno intravedere la linea che vogliamo seguire.
Mauro Belviolandi
Ci auguriamo una sollecita soluzione e approvazione del progetto.
Grazie Armando, non sarà facile, anche se ciò che proponiamo è stato studiato molto e trova ampie e fondate giustificazioni sia dal lato conservativo, che da quello storico e estetico.
Se proprio ci troveremo di fronte a un muro, proporremo una soluzione alternativa, che non è l’optimum, ma noi non abbiamo la possibilità di contrastare chi è investito legalmente del potere di decidere.
Se anche altre soluzioni verranno respinte, e se si preferirà congelare il Lumachino in uno status preclusivo di ogni fruizione dei cittadini, non potremo che adeguarci, con molta tristezza e con molto scoramento, ma sicuri di aver giocato fino in fondo le nostre carte sacrosante.
MB