TORRE CILINDRICA FRA LE NUVOLE!

Quella che vedete non è una foto! Sono “nuvole di punti”, che abbiamo commissionato allo studio del geom. Paolo Radici, specializzato in questi rilevamenti con laser-scanner.

Da queste nuvole potremo estrarre qualunque informazione geometrica della torre cilindrica della nostra rocca, piante ad ogni piano, qualunque sezione, come fosse un fedele modello che riproduce con precisione assoluta ogni particolare, ogni stanza, ogni volume, perfino le più piccole fessurazioni….

…Le fessurazioni ecco, purtroppo quelle non mancano, ed è per questo che qualche anno fa abbiamo caldeggiato il loro monitoraggio: il Comune ha prontamente predisposto un monitoraggio che per 4 anni ha registrato ogni più piccola variazione delle due crepe principali, una interna e l’altra sulla scarpa esterna.

Risultato: nulla di particolarmente allarmante pare, ma la situazione non è ferma.

Ora, per poter avanzare negli studi conoscitivi dello stato strutturale del prestigioso monumento, abbiamo ritenuto indispensabile far eseguire un accurato rilievo a mezzo laser-scanner, attingendo esclusivamente alle risorse proprie della nostra associazione. La nuvola dei punti ottenuta ad altissima risoluzione, è ora in fase di elaborazione; fra pochi giorni per la prima volta potremo disporre della copia esatta in 3D della torre, interni ed esterni. Questo sarà il necessario punto di partenza per una prima seria analisi della sua stabilità strutturale.

Saremo più precisi nei prossimi giorni perchè su questo fronte si prospettano novità molto positive.

Intanto, chi volesse sapere qualcosa di più della nostra torre cilindrica, può leggere questo nostro articolo di qualche anno fa: https://amicidellarocca.org/2016/07/15/torre-cilindrica-cose-mai-viste/

Alla prossima,

Mauro Belviolandi

SI PARLA DI NOI…roba verde

L’abbiamo sempre detto: in un’epoca dove prevale il pessimismo, e spesso le cronache in ogni ambito ci presentano situazioni poco edificanti, riteniamo importante pubblicare tutto ciò che ci pare positivo. Pensiamo che serva al morale e magari che induca qualcuno a collaborare. Se poi qualcuno pensa che non sia elegante parlare di se stessi, rispondiamo che non c’è cultura che prescinda dalla divulgazione e dalla trasmissione di idee e valori… se poi le idee sono confortate dai fatti è ancor meglio.

Riportiamo con piacere due articoli de’ La Provincia e di Crema News

Qui il link a Crema News

https://crema-news.it/cremasco/ripiantata-la-quercia

A presto,

MB

VORREI VEDERTI FRA CENT’ANNI…

Sì, indubbiamente il paragone non è sostenibile, e qualcuno potrebbe sorridere alla vista dell’umile alberello che proprio oggi abbiamo piantumato a pochi centimetri dai resti del ceppo semifrantumato della vecchia grande quercia secolare, malata e ormai recisa da qualche anno.

Sì è vero, il paragone non è sostenibile, sorridiamo pure, ma in natura non esiste il “subito”, a cui ci stiamo sempre più piegando, connessi e impazienti, cellulari alla mano e sempre più incapaci di attendere i tempi lunghi dei cicli naturali.

La natura ci insegna che dobbiamo stare ai suoi tempi, ci ricorda che per raccogliere occorre seminare e attendere, e come Amici della Rocca facciamo nostro questo insegnamento e ce la metteremo tutta per garantire l’attecchimento; l’alberello è piccolo, poco più di 4 m d’altezza, ma presto incrocerà le sue radici con quelle del suo maestoso predecessore; sono della stessa specie, Quercia Robur, e fra cent’anni, se vorrà, parlerà di noi.

Ringraziamo l’ing.Luca Milanesi, direttore del Consorzio Irrigazioni Cremonesi, che ha disposto a suo carico la frantumazione del ceppo, consentendoci di trovare un minimo di spazio per non interrompere quel filo verde che promette un lungo futuro.

Non ci è stata giustamente consentita una piantumazione di maggiori dimensioni: l’albero è addossato alla riva del naviglio e, se troppo alto, avrebbe potuto creare cedimenti; in questo modo potrà crescere in sincronia con lo sviluppo dell’apparato radicale, trasformandosi progressivamente in un naturale rafforzamento dello stesso argine.

Naturalmente ci accolleremo anche l’onere dell’irrigazione, indispensabile nei primi anni; si sa, non basta fare, ma occorre anche manutenere. Gli Amici della Rocca, per quanto possono, cercano di farlo al meglio e il roseto di piazza Manzoni è un altro esempio: l’anno scorso è stato felicemente impiantato, ha goduto delle cure del nostro gruppo (controllo dell’impianto di irrigazione, concimazione e pulizia) e i risultati non sono mancati.

Quest’anno si rendeva necessario un radicale intervento di potatura, per garantire la prossima sgargiante fioritura delle 300 piantine di rose Sevilliane.

…detto e fatto, e in un pomeriggio della scorsa settimana il gruppo di Serena Soldo, Franco Maina, Anna Comendulli, Clotilde Grazioli, Marisa Marchesi, Beppe Brescianini, Santina Ferrari e Rosaria Secchi ha predisposto il tutto; ora non resta che aspettare con fiducia l’incipiente primavera!

Alla prossima,

Mauro Belviolandi

BELLA SERATA!

E’ stata una bella soddisfazione vedere la sala conferenze completamente gremita, venerdì sera, in occasione dell’illustrazione del progetto di restauro dei Matèi… il che la dice lunga sul grande interesse che l’iniziativa ha suscitato tra i soncinesi.

La prima parte della serata è toccata a noi; prima sono stati citati per i doverosi ringraziamenti, oltre al Comune nella persona del vice sindaco Fabio Fabemoli, i tre sponsor principali: Aldo Vanoli per Ferramenta Vanoli, la Fondazione Popolare Crema per il Territorio e il gruppo AVIS Soncino: senza di loro l’iniziativa sarebbe ancora un sogno.

Poi una breve premiazione con consegna della relativa targa per ringraziare il socio fondatore maestro Franco Occhio: dopo 9 anni di fattiva e preziosa permanenza nel consiglio direttivo, ha ritenuto, data la non giovanissima età, di passare il testimone a persone che possano raccogliere il suo encomiabile esempio; la targa e la tessera “SEMPER AdR” sono state ritirate dal nipote Pietro Occhio, a sua volta socio fondatore della meritoria associazione archeologica AQUARIA

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Successivamente, è stato messo in luce il progetto di riattivazione dell’orologio e della movimentazione dei Matèi: presto, come da secolare tradizione, torneranno a battere le ore e i quarti d’ora, mentre un’apposita lancetta indicherà anche i mesi dell’anno sulla corona in cotto dei segni zodiacali

Si è anche annunciato che sono in corso ricerche archivistiche e storiche sulla storia dei Matèi, soprattutto nei secoli più remoti, di cui non si dispone ancora di specifica documentazione. Si è auspicato inoltre, grazie anche alla collaborazione dell’archivista dott.ssa Ilaria Fiori e dello storico soncinese prof. Secondo Bertolazzi, che le ricerche possano confluire in una adeguata pubblicazione cartacea.

Curiosa e significativa la copia di un documento relativamente recente dell’archivio di Bertolazzi: si tratta di una petizione del 1996, corredata da centinaia di firme, in cui i soncinesi richiedono che i Matèi vengano sistemati e addirittura si invoca che il caratteristico scampanio venga riattivato sia di giorno che di notte!

Tra i documenti della medesima provenienza, spicca anche una foto dei Matèi del 1977, in uno stato di grande degrado, prima di essere sottoposti a un sostanzioso restauro da parte del grande e indimenticato fabbro/artista Calogero Patronaggio

La seconda parte della serata ha visto l’apprezzata esibizione della Corale San Bernardino, diretta dal maestro Giorgio Scolari, e sostenuta musicalmente dello stesso maestro, alla tastiera, da Sergio Spelta alla fisarmonica e da Jak Masseroli al contrabbasso.

Il dott. Angelo Losi, storico componente ed animatore del gruppo, ha presentato lo speciale e inedito repertorio canoro della serata, evidenziando come la scelta dei brani di musica popolare è stata pensata come naturale compendio e sostegno alle iniziative AdR, volte alla valorizzazione delle tradizioni storiche e dilettali.

Tra i brani proposti spicca senza dubbio Malìa, una famosa, ed è il caso di dire, ammaliante melodia composta da Francesco Paolo Tosti, un grande cantante e compositore vissuto a cavallo fra l’800 e il ‘900; il brano è stato interpretato in modo impeccabile e applauditissimo dal baritono Giuseppe Tomasoni, e credo di fare cosa graditissima nel riprodurne la strofa finale

La serata è finita tra gli applausi e qualche foto di rito.

Alla prossima, Mauro Belviolandi

SPECIALE SERATA AMICI della ROCCA

Venerdì prossimo, 10/02/2023, alle ore 21, presso la sala convegni della ex filanda Meroni, ci ritroveremo per una interessante serata.

Prima parte: due parole sul restauro e l’attivazione dei Matèi, i due “mori” che presto torneranno a battere le ore e i quarti d’ora nella piazza del comune.

Si tratta di una tradizione soncinese che viene fatta risalire all’ultimo decennio del dominio veneziano a Soncino (1499-1509); i Matèi richiamano infatti i “fratelli maggiori” della celeberrima torre dell’orologio di piazza San Marco a Venezia.

La loro storia, soprattutto l’antica, è però ammantata di misteri ed è per questo che stiamo cercando di rincorrere l’eco del loro caratteristico scampanio nei lunghi secoli della storia soncinese, fino ad approdare ai nostri giorni: tutte queste ricerche, frutto della collaborazione dell’archivista Ilaria Fiori e dello storico Secondo Bertolazzi, costituiranno la base per la pubblicazione di un libro che speriamo possa arricchire il già florido patrimonio storiografico del nostro borgo.

Per tutto questo dobbiamo ringraziare il Comune di Soncino, per il suo concreto contributo, e tre sponsor speciali, che ci consentiranno non solo di affrontare la spesa per questo primo step legato alla movimentazione delle sfere dell’orologio e alla battitura delle ore e dei quarti d’ora, ma anche di cominciare già a pensare al progetto di restauro del quadrante e alla pubblicazione del libro sopra accennato: si tratta di Aldo Vanoli per FERRAMENTA VANOLI, della fondazione POPOLARE CREMA PER IL TERRITORIO e di AVIS-SONCINO; a loro il sentito ringraziamento di tutti gli Amici della Rocca e, non credo proprio di sbagliarmi, di tutti i Soncinesi.

Seconda parte: sarà sorprendente! La Corale San Bernardino, diretta dal maestro Giorgio Scolari, ci offrirà un nuovo suggestivo repertorio di canti popolari, soprattutto lombardi, ma anche di altre regioni; il suggestivo accompagnamento strumentale sarà affidato a una inedita e quotatissima coppia: Sergio Spelta alla fisarmonica e Jak Masseroli al contrabbasso; infine i vari motivi godranno come sempre delle brillanti introduzioni del dott. Angelo Losi.

Grazie davvero alla corale per averci fatto l’onore di essere i primi a gustare questo concerto.

VI ASPETTIAMO!

MB

TG CREMONA 1: SI PARLA DI NOI

Fa piacere che, senza aver comunicato nulla, le nostre iniziative siano seguite e apprezzate non solo a Soncino: speriamo che anche altri soncinesi si aggiungano al già numeroso gruppo degli Amici della Rocca. Per chi volesse appoggiare concretamente i nostri progetti, qui in alto a destra trovate il collegamento per acquisire la tessera AdR2023, oppure basta dirlo a un qualunque componente del consiglio direttivo, grazie.

Alla prossima,

Mauro Belviolandi

VIDEO MATEI 2023

Pubblichiamo questo video per illustrare, oltre agli interventi già eseguiti, anche l’importante iniziativa di restauro dell’orologio zodiacale e dei sovrastanti Matèi, i due automi che dal 1506 battono le ore e i quarti d’ora nella piazza del comune, che da circa 20 anni sono fuori servizio; noi contiamo di centrare l’obbiettivo già nella prima metà del 2023.

Nel video abbiamo illustrato la maggior parte dei nostri interventi nella speranza che siano apprezzati e che altri, unendosi a noi, ci siano di sostegno fregiandosi della tessera di Amico della Rocca 2023.

Grazie e, a nome di tutto il consiglio direttivo, porgo i più vivi auguri di un felice 2023!

Mauro Belviolandi

Bibe l’è ‘ndat!

Sì sì, qualcuno potrebbe anche dire che 91 anni non sono pochi, d’accordo, ma perchè la tragica notizia ci lascia allibiti e arriva come un colpo dolorosissimo, ma anche improvviso e inaspettato?

Certo, 91 sono tanti, ma la sua forza interiore e la sua verve erano così brillanti e coinvolgenti che neppure avvertivi la sua età; per questo è difficile capacitarsi della sua partenza, e lo si piange come se il tempo lo avesse tradito.

Se ti capitava di vederlo in piazza, in una breve sosta appoggiato a una colonna, le grucce, sue ultime amiche, lasciate da parte, non potevi che unirti al gruppetto per sentirlo parlare, col suo caldo dialetto, la precisione dei ragionamenti, le sue taglienti invettive contro ciò che gli suonava ingiusto; lui era così, un carattere e una personalità forte, ma sempre pronto a consigliare, a mettersi a disposizione, a collaborare intelligentemente, ad aiutare… orgoglioso di essere la prima speciale “medaglia d’oro” dell’AVIS… una vitalità e una passione coinvolgente che attraversa quasi un secolo, così accesa e intatta da sembrare inattaccabile… almeno fino a stanotte, quando l’esito di un brutto infarto ce l’ha strappato via improvvisamente.

Impossibile render conto di tutti i contatti che la nostra associazione ha avuto con Mario Reali, detto Bibe: se avevamo un dubbio su un detto dialettale o su un’usanza antica del nostro borgo, lui aveva la risposta e spesso ne approfittavamo per riprenderlo col cellulare. Qui ne riportiamo a caso uno dei tanti, ma avremo modo, in futuro, di mostrarne altri e molto significativi.

Per noi Amici della Rocca era una splendida enciclopedia vivente e quando mi mostrò uno dei suoi quaderni, di foggia antica, in cui aveva raccolto parole dialettali, motti, proverbi, curiosità del micro mondo soncinese, mi fu facile pensare che potevano essere la base fondante di un nostro progetto teso alla formazione di un vocabolario dialettale digitale, capace di raccogliere parole dialettali, ma anche fornire le giuste pronunce, animato da video in cui Bibe e l’amata Maria fanno da garanti della correttezza e della genuinità. Rimane il cruccio che Bibe non abbia potuto vedere il risultato del nostro impegno, anche se diede l’ok alla bozza della copertina del futuro testo cartaceo.

Quei sui quaderni di appunti sono la testimonianza di quanto Bibe amasse il nostro borgo, le sue tradizioni, la sua lingua, la sua cultura…

Mi ha colpito quel premuroso “NON GETTARLO” che ha scritto sulla copertina, sotto l’etichetta incollata. Mi viene da collegarlo alle parole del Foscolo: “sol chi non lascia eredità d’affetti poca gioia ha dell’urna”. Stai tranquillo Bibe, non tradiremo il tuo invito, non getteremo nulla e le parole del tuo dialetto, le tue pronunce, i tuoi video dialettali verranno conservati, valorizzati e messi a disposizione di tutti, anche delle generazioni che verranno, eredità di cultura, eredità d’affetti.

Alla adorata moglie Maria, ai figli Rosaria, Ezio e Paolo e a tutti i famigliari vanno le sentitissime e sofferte condoglianze di tutti gli Amici della Rocca.

Mauro Belviolandi

Andrea…90.000 grazie!

Venerdì sera si è svolta la serata di proclamazione dei “Soncinesi dell’anno”. Meritatissimi! Quest’anno sono andati alla squadra di calcio USD Soncinese (che si è guadagnata l’accesso al campionato di eccellenza), a Don Gianluca Gaiardi (che dirige l’Ufficio dei Beni Culturali Ecclesistici della diocesi di Cremona e che si sta sempre più distinguendo nella valorizzazione culturale in ambito provinciale, ma anche con incarichi assai più estesi), al gallignanese Pasquale Neotti (apprezzatissimo animatore della gioventù della frazione in ambito sportivo) e infine, con nostro particolarissimo piacere, al “nostro” Andrea Magarini Pellini.

Non c’è bisogno di specificare che Andrea è l‘ideatore, animatore e direttore della Food Policy del comune di Milano, una organizzazione che ha via via creato collegamenti con le maggiori metropoli del mondo, divenuta riferimento apprezzatissimo e modello da imitare a livello internazionale.

A noi, più modestamente, piace ricordarlo come nostro fattivo collaboratore… ma perchè parliamo proprio di 90.000 grazie?

Svelo l’arcano: sono circa 90.000 le visualizzazioni dei 198 articoli finora pubblicati sul nostro sito (escluse le ancor più corpose visualizzazioni sui social); dico nostro perchè il sito appartiene sì a tutti, ma in particolar modo si potrebbe dire che appartenga a Andrea, che l’ha brillantemente elaborato e messo in servizio verso la fine del 2014. Per questo ci è parso giusto aggiungere agli innumerevoli complimenti che Andrea avrà ricevuto, anche questo grande bottino di ringraziamenti da parte di tutti i nostri amici lettori.

Grazie Andrea, la nostra comunicazione è partita da te!

Alla prossima, MB